Il posto e il tempo per i bambini provenienti da tutto il mondo.

Durante la fase di preparazione del nostro viaggio, i nostri 12 minibasket giocatori hanno mandato il messaggio agli organizzatori del torneo di Matera e ai nostri padroni di casa di Bitritto che sono pronti per la loro avventura estiva più importante: 10 giorni di viaggio e di partecipazione al torneo Mini Basket in Piazza; 44 squadre di mini basket da tutto il mondo partecipano a questa grande festa di pallacanestro , istruzione, cultura e amicizia. 

 

E’ difficile fare mente locale e organizzare i ricordi: pallacanestro , sole, mare , cibo con il sapore mediterraneo, antichi centri storici dei paesini, le piazze illuminate , gente cordiale, bambini di tutte le nazionalità, cultura e religione dedicati a un mondo comune del gioco, nel mondo e nel tempo, con molto affetto e con l'amore,creati a dimensione del bambino.

 

Questo è il motivo principale a causa del quale vogliamo prendervi per mano e trascinarvi in questo nostro emozionante viaggio, attraverso gli occhi e lo sguardo fiabeschi  dei bambini . Vogliamo ritornare alle cose che sono veramente importanti e vogliamo sinceramente credere che l'umanità possa, con solo un pò più di attenzione, di amore e con qualche sorriso in più , creare un tempo e un ambiente migliore per i propri bambini. 

 

Ora ritorniamo al 18.06.

Una mattina sarajevita di sole ma fredda. Saluti brevi con i genitori e il viaggio inizia.

Autobus  Sarajevo – Spalato, il traghetto Spalato- Ancona e alla fine il treno Ancona – Bari.

A Bari ci attendono i nostri padroni di casa di Bitritto. Ci accolgono con i panini, la frutta , i succhi e con la cosa più bella in assoluto: con i sorrisi e gli abbracci come se fossimo i loro familiari più stretti. Tutto così semplice ma così caldo e irripetibile.

 

Non è ancora arrivato il meritato riposo. Con i nostri padroni di casa prendiamo la via di Matera per la cerimonia di apertura del torneo. Un grande corteo di bambini e di squadre sfila per le vie di Matera: i bimbi cantano, tifano, si sentono i nomi delle squadre, delle città, dei vari paesi del mondo, le bandiere al vento….il mondo dei grandi per un momento si ferma inondato da un sentimento comune : sta passando l'esercito dei bambini.

Le mattine sono previste per stare insieme e per le attività educative.  La prima mattina , assieme ai nostri padroni di casa italiani, i bambini visitano gli stabilimenti che producono la mozzarella e l'olio di oliva. Successivamente siamo al ricevimento organizzato dal sindaco di Bitritto il quale manderà un saluto semplice di benvenuto e offrirà il gelato nell'ombra piacevole del palazzo comunale.

 

L'ospitalità di cui gode la nostra piccola squadra non si può descrivere solamente a parole.

Nel pomeriggio le prime partite in piazza ampia e centrale di Bitritto.

Vengono intonati  i rispettivi inni della Bosnia Erzegovina e dell'Italia. Tutto assume dei contorni magici sotto il sole pomeridiano del sud. Gli abitanti locali tifano per i loro piccoli giocatori, rimangono con loro fino alla fine della partita.

La mattina seguente, in compagnia dei carabinieri , l'unità cinofila, che con orgoglio sfoggiano le abilità dei loro cani.  La mattina dopo siamo in una bellissima spiaggia di sabbia di Bari e la mattina dopo ancora all'agriturismo con i cavalli e poi la partita di calcio contro i nostri padroni di casa.

 

I pomeriggi sono sempre dedicati alle partite in piazza o nei palazzetti delle città limitrofe. I nostri bambini sono accompagnati con tanta gentilezza dai loro padroni di casa, con le borse piene di cibo locale e di frutta.

Così si arriva al sabato, al grande giorno della parte finale del torneo. Tutto ciò si svolge a Matera, a circa un'ora di macchina da Bitritto, la città che già consideriamo la nostra seconda casa.

 

La partenza da Bitritto la mattina presto. Le partite, il pranzo al ristorante nel centro storico di Matera, la passeggiata in mezzo ai vicoli storici del centro. Una vista quasi surreale sugli abitati densissimi sulle rive del fiume.

E’ già tempo per continuare il nostro ricco programma sportivo. Un'atmosfera eccezionale che si protrae fino alla mezzanotte.

 

Il vincitore del torneo, la squadra di Toronto, è salutata con le ovazioni degli spettatori.

Non è stato così importante che nella finale avesse perso una squadra italiana. Le città , i paesi , le origini, i colori qua sono stati ugualmente importanti ovvero ugualmente non importanti. Tutta l'attenzione è stata posta sui bambini , sport e fair play.

 

E’ stato un onore portare la bandiera della Bosnia Erzegovina, stare in piedi dietro all'amata scritta della nostra città e del nostro Paese e vivere i valori del rispetto e dell'amicizia.

Per noi che nel nostro quotidiano viviamo le continue e saggiamente create divisioni , per noi che viviamo qualche volta i problemi veri e qualche volta i problemi inscenati solo ai fini della posizione politica e carriera, per noi che vogliamo creare per i nostri bambini  un futuro migliore , di tolleranza e di libertà , ha significato molto fare ed essere parte di questa grande famiglia di sport, di cultura e soprattutto di umanità. La facilità con cui si è tessuta la rete di emozioni tra gli individui ,le varie culture, le nazioni ci obbliga alla domanda: perché non è sempre così?

 

Al posto della risposta , cari nostri giovani sportivi, il messaggio: pensate agli altri abitanti del mondo in maniera libera e senza pregiudizi proprio come lo sport dalla prima fiamma olimpica ci insegna.

Fate in modo che il vostro tempo sia sempre a disposizione di tutti gli abitanti del mondo che rispettano e conservano i valori primi e fondamentali della nostra cara umanità.

Forse da qualche parte nel mondo, nei posti sperduti di cui  ignorate l'esistenza, vi aspettano degli amici, delle culture e emozioni nuove con le quali condividerete il sentimento dell'essere parte di questo mondo e di questa era in una maniera bella e inaspettatamente facile.

 

Alla stessa maniera con la quale lo hanno fatto i nostri amici di Bitritto rendendo il nostro viaggio magico.

 

Vogliamo finire la nostra, ormai molto lunga testimonianza, con le parole del rispettato e a noi sempre molto caro Dr. Georgios Rembouskos che ha ospitato con sua moglie i nostri allenatori Anes ed Ahmed  e il quale ha permesso alla voce magica di Amira Medunjanin di portarlo nel cuore e nell'essenza della Bosnia Erzegovina……

Ospitando 2 coach bosniaci dal mondo dei giganti.

È imbarazzante sentirsi così piccoli! Ogni volta che ci incontriamo ri-rifletto sugli elementi dell'identità nazionale (uno dei temi di italiano, peraltro, degli esami di maturità di quest'anno a cui partecipa Aris); culture religiose diverse che convivono naturalmente tranne quando si strumentalizza per portare a guerre inutili di violenza esteriore ed interiore.

Di nuovo scambi musicali “etnici” con Ahmed: gli sposalizi etnici musicali rendono ancora più magica la dimensione multiculturale di un identità nazionale portandola più verso la condivisione che verso una sterile differenziazione delimitata da confini. Prossima meta Serajevo con l'occasione di un concerto della sua cantante amata, che mira al cuore, Amira Medunjanin.

To be continued…..

Georgios Rembouskos